Sale dello Sport
Localizzazione:
Italy – Majano
Progetto di:
Puntel Giovanni Capogruppo, Mentil Federico, Marco Ragonese, Nicola Vignaga, Ceschia Gaetano, Amerio Maurizio, Claudia Battaino, Luigi Sovernigo, Simone Cadamuro, Simone Turrina, Oliviero Comincino, Sonia Pitis Martin
Cronologia:
2010
Premessa
La proposta per la seconda fase del concorso parte dalla considerazione delle osservazioni espresse dalla giuria circa il progetto presentato in prima fase. L’approccio scelto ha permesso di sviluppare gli aspetti meno approfonditi, senza alterare l’impianto urbano e le scelte fondative del progetto. Una particolare attenzione è stata riservata all’attacco a terra degli edifici, alle soluzioni tecniche e tecnologiche, allo spazio esterno in relazione alle manifestazioni pubbliche all’aperto.
Impianto urbano
Coerentemente con le scelte di base, il progetto prevede sul fronte sud, in diretta relazione con piazza Italia, un portico-portale sotto cui sono localizzati l’edificio delle associazioni e la hall di ingresso della sala dello sport. Questo prospetto, grazie al trattamento delle pareti che prevede una tessitura di bande colorate, garantirà l’urbanità e la rappresentatività mancanti nella prima versione.
La sala per lo sport si sviluppa lungo la via Zorutti costituendo un fronte urbano in diretta relazione con gli edifici prospicienti. In questa seconda ipotesi di progetto, il volume della palestra apparso alla giuria di “ragguardevole altezza”, è stato ripensato attraverso un più preciso dimensionamento del pacchetto strutturale di copertura. Questa soluzione permette una migliore visibilità del Cuel dal Fum e restituisce all’edificio un scala adeguata rispetto al contesto circostante.
L’area, attualmente occupata dal campo di calcio e nella prima fase destinata prevalentemente alla sosta delle auto, viene riconfigurata come una superficie articolata in cui potranno trovare spazio il parcheggio, il percorso pedonale che collega piazza Italia con il Cuel dal Fum e, grazie alla piantumazione di essenze arboree, un giardino che possa fungere da naturale connessione tra la vegetazione del parco e quella della piazza.
Edificio delle associazioni
L’edificio rappresenta il fronte principale del progetto su piazza Italia e, incorniciato dal portico-portale, ne completa il fronte sud. Grazie al rivestimento in policarbonato alveolato opalino, si presenta come un volume traslucido autonomo sotto lo spessore della copertura continua. L’ingresso, posto sul lato ovest dell’edificio, permette di accedere a una hall da cui è possibile raggiungere le due sale da trenta posti e il corridoio di distribuzione alle cinque aule per le associazioni. Ogni aula è dotata di un proprio vano di servizio e deposito. Grazie alla struttura in setti di calcestruzzo armato disposti lungo il corridoio, gli spazi delle associazioni potranno essere configurati in maniera flessibile a seconda delle esigenze di uso e gestione che il Comune sceglierà di adottare. L’obiettivo è di proporre uno spazio definito ma non rigido, capace di cambiare al mutare delle condizioni, senza che la qualità complessiva possa essere compromessa.
Le aperture di ciascun ambiente permettono, inquadrando elementi del paesaggio e del centro urbano, una relazione visiva diretta degli interni con il contesto (paesaggistico e urbano) e garantiscono la percentuale di illuminazione prevista dalla normativa vigente.
I pacchetti murari prevedono un rivestimento di policarbonato alveolato da 5 cm, una parete di calcestruzzo armato di 20 cm, uno strato isolante di 12 cm e un rivestimento interno di pannelli in cartongesso da 3 cm; la struttura proposta assicura (così come esplicitato nella relazione tecnico-illustrativa riguardante gli impianti) il necessario comfort ambientale e l’efficienza energetica dell’edificio.
Sala per lo sport
L’edificio destinato alle attività sportive è caratterizzato da un volume opalino con una tessitura a bande colorate posto sul basamento in calcestruzzo bianco. In prossimità del portico-portale il basamento ospita la hall con la biglietteria, una caffetteria – pensata per funzionare anche indipendentemente dalle attività sportive presenti, grazie alla modulazione dello spazio mediante pareti scorrevoli – i servizi igienici. Dalla hall d’ingresso si diparte un corridoio di distribuzione posto alle spalle della tribuna degli spettatori, illuminato da una lunga finestra a nastro che accompagna l’utente verso le tribune e permette alla luce di filtrare in maniera non invasiva. Il volume che identifica la sala da sport è, come l’edificio delle associazioni, definito esternamente da un rivestimento in policarbonato alveolare opalino anteposto alla struttura in calcestruzzo; l’interno, invece, si presenta come un guscio, interamente rivestito in legno. Le aperture sulle pareti garantiranno una luce diffusa capace di non disturbare gli atleti durante le attività e permetteranno agli spettatori una relazione visiva costante con il Cuel dal Fum e il paesaggio montano circostante.
Gli ingressi agli spogliatoi sono localizzati nella parte settentrionale dell’edificio, in diretta relazione con via Zorutti e il parcheggio. Tutti gli ambienti sono illuminati in maniera zenitale mediante dei lucernari. I vani tecnici necessari al funzionamento della palestra sono ricavati sulla copertura degli spogliatoi.
Spazi aperti
Il progetto configura gli spazi aperti dell’area come elementi nodali nella struttura urbana di Majano, capaci di connettere il sistema del parco urbano del Cuel dal Fum con il centro cittadino. La vegetazione diventa lo strumento attraverso cui costruire una narrazione continua comprendente la sequenza di spazi che si articola da Piazza Italia sino alla cima della collina.
Attraversata la piazza, passati sotto il portico-portale, i fruitori vengono accolti dallo “spazio della memoria”, un luogo caratterizzato dal mosaico del maestro Pittino (ricollocato sulla parete nord della palestra) e da un cipresso che ricorda il sacrificio delle vittime del terremoto. Proseguendo, il percorso pedonale fiancheggia la palestra e un’area alberata fino alla rampa che permette di raggiungere il sentiero che si snoda sul Cuel dal Fum. La presenza della piantumazione di alberi ad alto fusto permette di separare nettamente i pedoni dal traffico veicolare e di caratterizzare una zona ombrosa in cui potere ospitare le manifestazioni pubbliche all’aperto (fiere, mercati). Viceversa l’assenza di alberature nel parcheggio permette di organizzare eventi che presuppongono una forte affluenza di pubblico disposto in platea, quali cinema all’aperto e concerti. Fasce erbose e fiorite connettono trasversalmente l’intero spazio aperto restituendone – a fronte di una chiara differenziazione di usi e funzioni – un disegno unitario.
Rispetto alla prima proposta, in cui i 150 posti auto erano localizzati esclusivamente nello spazio compreso tra l’edificio delle associazioni e il margine settentrionale dell’area, il progetto prevede di localizzare 28 posti auto sul margine nord dell’attuale parcheggio, liberando una parte significativa a favore del giardino.