Residenza per anziani a Cavallino Treporti
Localizzazione:
Cavallino Treporti (Ve)
Committente:
Gruppo Korian
Progetto:
Mentil Federico, Placido Luise, Giorgio Todeschini, ing. Natale Gatti, ing. Runfola Alberto, ing. Simone Ricci Petitoni
Cronologia:
2017 / 2018
L’ intervento oggetto della presente proposta progettuale è relativo alla concezione di un centro servizi per anziani e un distretto socio-sanitario da realizzare nel comune di Cavallino Treporti.
L ‘ area di progetto si colloca nell’ adiacenza di una importante via di comunicazione che unisce la località di Punta Sabbioni con Jesolo. Trasversalmente a questa si sviluppano una serie di collegamenti stradali, unione tra i paesaggi della gronda lagunare con i contesti naturali del mare.
La necessità di realizzare un programma edilizio complesso costituito da un edificio contenente cento posti letto, il relativo programma di spazi funzionali ed essi complementari quali spazi pubblici di relazione come parcheggi e vani tecnici di interscambio, la realizzazione di un distretto socio sanitario al servizio degli abitanti di Cavallino Treporti richiede la realizzazione di notevoli volumetrie edilizie in un luogo, come già detto sopra, occupato da edifici che manifestano, per la loro forma e volumetria, un carattere pubblico. La volontà di sviluppare un progetto che assuma come tema il minor uso di suolo possibile e considerando l’ impossibilità di scavare il terreno per l’ occultamento di pare del programma funzionale ha portato ad una serie di riflessioni che hanno definito una forma architettonica a nostro avviso coerente con i principi di sostenibilità urbana da un lato e sociale dall’ altra.
Il concetto di sostenibilità urbana si deve ottenere attraverso una composizione volumetrica che stabilisca tra il nuovo e il costruito un dialogo serrato dove l’ uno è complementare all’ altro. Nessuna frattura tra le parti, ma relazioni di complementarietà dove l’ uno si legittima attraverso la presenza dell’ altro. Si tratta in questo caso di concepire l’ intervento, comprendente l’ aggiunta, quale “ristrutturazione” dell’ immagine del costruito attuale.
L’ intervento oggetto della presente proposta progettuale è relativo alla concezione di un centro servizi per anziani e un distretto socio-sanitario da realizzare nel comune di Cavallino Treporti.
L ‘ area di progetto si colloca nell’ adiacenza di una importante via di comunicazione che unisce la località di Punta Sabbioni con Jesolo. Trasversalmente a questa si sviluppano una serie di collegamenti stradali, unione tra i paesaggi della gronda lagunare con i contesti naturali del mare.
La necessità di realizzare un programma edilizio complesso costituito da un edificio contenente cento posti letto, il relativo programma di spazi funzionali ed essi complementari quali spazi pubblici di relazione come parcheggi e vani tecnici di interscambio, la realizzazione di un distretto socio sanitario al servizio degli abitanti di Cavallino Treporti richiede la realizzazione di notevoli volumetrie edilizie in un luogo, come già detto sopra, occupato da edifici che manifestano, per la loro forma e volumetria, un carattere pubblico. La volontà di sviluppare un progetto che assuma come tema il minor uso di suolo possibile e considerando l’ impossibilità di scavare il terreno per l’ occultamento di pare del programma funzionale ha portato ad una serie di riflessioni che hanno definito una forma architettonica a nostro avviso coerente con i principi di sostenibilità urbana da un lato e sociale dall’ altra.
Il concetto di sostenibilità urbana si deve ottenere attraverso una composizione volumetrica che stabilisca tra il nuovo e il costruito un dialogo serrato dove l’ uno è complementare all’ altro. Nessuna frattura tra le parti, ma relazioni di complementarietà dove l’ uno si legittima attraverso la presenza dell’ altro. Si tratta in questo caso di concepire l’ intervento, comprendente l’ aggiunta, quale “ristrutturazione” dell’ immagine del costruito attuale.
Per sostenibilità sociale si intende invece l’ attenzione rivolta agli ambiti di proprietà rispetto allo spazio pubblico limitato in questo momento ai soli marciapiedi che lambiscono gli edifici esistenti. La sostenibilità sociale è far percepire pubblici gli ambiti che per il programma edilizio sono privati introducendo allo scopo il concetto di confine “labile”. La forma architettonica del complesso urbano è dunque definito nella risoluzione di alcune problematiche attraverso i seguenti punti:
La realizzazione di cento posti auto al servizio dei nuovi edifici senza ricorrere all’ esproprio di terreni limitrofi liberi da edificazione, l’ impossibilità di collocarli sotto il piano di campagna occultandone la presenza, hanno portato alla scelta di trattare il suolo e le relazioni che tra le parti ponendo al centro del sistema relazionale la presenza delle automobili quale mezzo preferenziale di arrivo. Lo spazio del parcheggio, declinato negli ambiti relativi ai visitatori, al centro di servizio diurno, al personale e a utenti utilizzatori degli ambiti pubblici esterni al programma da noi sviluppati, diventa una specie di “filtro” tra l’ ambito dedicato all mobilità e le attività “private” rialzate al primo piano. Il suolo contenente il parcheggio e gli elementi architettonici di relazione tra la parte pubblica e quella più privata dell’ intervento è per noi il tessuto connettivo che ordina ogni movimento nello spazio del progetto.
La realizzazione di un’ edificio adibito al distretto sanitario per una superficie di 1200 mq e di uno destinato al centro per anziani per 6100 mq ha suggerito un metodo progettuale che rispetto le preesistenze addotta una strategia di “estensione” e di “inglobamento” dei volumi edilizi esistenti.
Il carattere urbano definito dai volumi esistenti su cui si innestano le estensioni rafforzano il carattere urbano di questo luogo generando a nostro avviso un’ interessante contrappunto tra lo spazio costruito e quello non edificato degli ambienti rurali che circondano l’ area.