Casa Astori
Localizzazione:
Italy – Collina (Ud)
Committente:
Andrea Astori e Giovanna Lepre
Progetto:
Mentil Federico
Cronologia:
2015 – 2018
Foto:
Alessandra Chemollo
Collina nel comune di Forni Avoltri tra le Alpi Carniche è Il punto più alto di una stretta valle che finisce contro un monte imponente.
La pianta della casa è molto molto semplice. Il piano terra è luogo di transito e di deposito, spazio di passaggio tra fuori e dentro. Qui i muri sono poco rifiniti, l’ Impianto elettrico scarno lasciato a vista e soffitti tamponati con un pannello di legno di pino. Le porte dello stesso materiale sono scorrevoli e svolgono la loro funzione sovrapponendosi solamente alla luce del foro.
Il primo livello e il sottotetto della vecchia casa sono stati svuotati dai muri divisori preesistenti. Si è fatto un grande vuoto ora occupato da un soppalco traccia rimanente di uno spazio sottotetto un tempo usato ai tempi dell’ inverno per il ricovero delle derrate alimentari. Il sottotetto è diventato un piccolo spazio libero sospeso nel volume della casa dove potersi ritirare per la notte.
Un piano terra molto greve finito con un intonaco grezzo, poco costoso. Il piano superiore uno scrigno di legno entro cui essere accolti. La grevità del basamento si contrappone alla leggerezza del piano superiore.
Per guardare fuori dalla casa esiste una grande finestra e altre più piccole. La grande finestra incornicia un paesaggio urbano perché di fatto la casa sta al margine del paese e il lato che la contiene si affaccia su piccole case del paese. Fuori dalla finestra una terrazza .
Dalla grande finestra si vedono le case del villaggio. La grande finestra si concentra su una scena che mi ricorda alcune situazioni che è solito dipingere Hopper. La grande finestra fissa un luogo “domestico” esterno ove gli abitanti sulla terrazza a volte sono messi in scena.
Le altre finestre della casa mostrano tetti e boschi lontani fino a una, contenuta in una profonda nicchia “scavata” nella spessa parete di legno occupata dalla scala. Superata la soglia che divide il grande spazio soppalcato dalla piccola nicchia ecco svelarsi, nella sua grandissima bellezza, l’ imponente montagna che costruisce il paesaggio della valle. La grande finestra e la piccola nicchia alcova si fronteggiano nella pianta come due protagonisti. L’ una, la grande, a guardare le cose vicine banalmente normali, la piccola a guardare le cose lontane ma grandissime. E’ una bella sorpresa incontrare il monte in questo modo. Poco per volta. L’ alcova accoglie perché ci si può sdraiare dentro e godere di questa colossale vista.
Durante la costruzione della casa la committente chiese di dipingere la porta di ingresso con uno smalto blu. Frettolosamente risposi che non sarebbe stato possibile considerando che in montagna non esistono dettagli di questo genere. Molto tempo dopo mi fu spiegato perché di una così strana richiesta, a lavori quasi chiusi, dopo che Andrea il suo compagno era stato portato via da un terribile male.
Il racconto di Giovanna mi emozionò moltissimo tanto che divenne per me importante ritrovare il loro colore da qualche parte nella casa in costruzione. Non la porta di ingresso fu del colore blu cobalto del cielo sopra il monte Coglians ma il punto della casa in cui lui si sedeva per guardare la grande montana. Una nicchia di legno ricavata nello spessore della scala è diventata il segno del passaggio di un’ anima bella che si fermava a guardare i camosci.